La compagnia delle tempeste

“you told me the sun would always rise
and if it shouldn’t shine have faith
‘cause one day that great burning star’s light
one once again dance across my face
I heard the roar of the parting seas
and the mourning of a blackened sun
I saw the last flower wither away
when our flesh turned to stone
I felt the frigid blood in my veins grow still
like winter’s paralyzed streams
as the soil beneath our feet gave way
to iron and asphalt dreams

when nighttime stars flicker with grief and despair
and dusk threatens senses too dazed to stay clear
their heavens will beckon,
and angels will whisper my name
wings of scarlet hue, their truth soaked in blood
on wounded knees I’ve crawled
through the nameless streets of this world I love

my heart is heavy with burden
I’m feeling empty inside
so fill me up and give me a taste of life

give me a place to hide, mother
offer me your caress and let it last forever
let me cry in your arms
let me die in your embrace

my hands have held your paradise
your heavens blazed
from upon the highest hills,
my lonely and wanting eyes did gaze
for I was in love with life and this world
but they tried to take that from me
if this is the reward of the harvest
then I gladly give you my share”

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A Camilo

05/06/2015

Molte volte ho studiato la lapide che mi hanno scolpito:
una barca con vele ammainate, in un porto.

In realtà non è questa la mia destinazione, ma la mia vita.

Poiché l’amore mi si offrì e io mi ritrassi dal suo inganno;
il dolore bussò alla mia porta
ed io ebbi paura;
l’ambizione mi chiamò,
ma io temetti gli imprevisti.

Malgrado tutto avevo fame di un significato nella vita.

E adesso so che bisogna alzare le vele e prendere i venti del destino,
dovunque spingano la barca.

Dare un senso alla vita può condurre alla follia,
ma una vita senza senso è tortura
dell’inquietudine e del vano desiderio;
è una barca che anela al mare eppure lo teme.

George Gray “Antologia di Spoon River” – Edgar Lee Masters

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Venerdì 12 giugno al Mainasso! Aperitivo solidale compagni/e indagati/e

Venerdì 12 giugno dalle 19 al Mainasso Occupato in Piazza Santa Maria in Passione (Ge).

Aperitivo con concerto dei Black Days da La Spezia per sostenere le spese legali dei compagni e delle compagne indagate.

galeone2

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Salvini a De Ferrari. E’ così che Genova accoglie i fascisti

Genova, 26-05-2015

(da questo link è possibile scaricare in .pdf un pieghevole distribuito nella giornata di ieri)

… mentre la Lega Nord (accompagnata dagli sgherri di Casa Pound) provava a tenere il suo comizio nella storica piazza De Ferrari militarizzata (almeno una dozzina di camionette della celere, transenne, servizi d’ordine dello Stato, della Padania e del tricolore), il più folto gruppo di contestatori ha tentato più volte l’irruzione alle spalle del palco, attaccando con lancio di petardi, fumogeni, bottiglie e oggetti di ogni tipo e resistendo con cordoni improvvisati ad almeno 3 cariche della PS.

Dall’altra parte singoli contestatori sono riusciti ad oltrepassare le transenne per cercare di salire sul palco di Salvini. Purtroppo, uno di loro è stato pesantemente malmenato dal servizio d’ordine della Lega e trasportato in ospedale.

Al termine del comizio c’è stato un ridicolo tentativo di provocazione da parte dei fasci di CP, protetti dalla celere, quando, dopo un ultimo tafferuglio, gli antifascisti si erano schierati al centro di piazza De Ferrari e Salvini, Toti e Rixi se ne erano già andati sotto scorta.

Di fatto il comizio non è stato impedito, anche se più volte interrotto, ma sarà durato mezz’ora, accompagnato per tutto il tempo dalle urla di rabbia, dallo scoppio dei petardi e dal rumore dei cocci in frantumi. Un solo fermato, in seguito ad un alterco con qualche leghista, subito rilasciato.

Dai giornali si apprende che la Digos ha aperto un’inchiesta per resistenza, danneggiamento, lancio di oggetti pericolosi e manifestazione non autorizzata.

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Sull’indagine e la perquisizione dei ROS per istigazione al terrorismo

“ Ribellarsi è giusto!
sconvolgere Milano
a volte è un gesto un pò più umano
ribellarsi è giusto!
chi è schiavo chi è banale
può chiamarti criminale
ribellarsi è giusto!
se sei senza un programma
forse finirai in un dramma
però è giusto!
spezzare le catene
dal sudore delle schiene
dal rumore di sirene
ribellarsi è giusto!”
Assemblea musicale teatrale
Genova 1977

NON UN PASSO INDIETRO

Giovedì 30 Aprile la cassazione ha confermato le condanne per Nicola e Alfredo riducendo la pena di qualche mese. Niente di nuovo quindi sotto il cielo, ma come sarebbe potuto essere altrimenti visto che la forca della magistratura è sempre pronta a colpire chi reagisce. Non si possono mica condannare da soli quando le leggi, che con molta efficienza fanno rispettare, condannano centinaia e centinaia di immigrati a morire tra i flutti del mare o quando le loro leggi permettono che i lavoratori siano sfruttati da qualche padrone in giacca e cravatta, fino a morire sul posto di lavoro.
Ma possono condannare, inquisire, indagare, imprigionare, torturare nel nome delle leggi e di chi le redige.

Ancora una volta, in questo caso attraverso lo spauracchio dell’Isis, lo Stato promuove il suo ennesimo tentativo di circoscrivere e, quindi, annichilire tutte le pratiche e i comportamenti di critica reale con la fulminea approvazione di un nuovo decreto anti-terrorismo.
Estendendo in maniera quasi capillare la possibilità di attribuire la finalità di terrorismo (art.270 c.p.) a modi e contesti dell’agire e tramutando in reati penali tutte le forme di solidarietà e supporto (dirette o indirette) a chi viene accusato e/o condannato come terrorista, lo Stato ribadisce con prepotenza uno dei ricatti cardini dell’ordinamento democratico: il dissenso è consentito a patto che sia innocuo, inefficace, disponibile a rimanere nei ranghi del controllo ed eventualmente ad essere recuperato/assorbito politicamente, culturalmente, socialmente e/o economicamente.

Si noti come lo stesso meccanismo viene utilizzato riguardo alla questione immigrazione. La campagna mediatica di terrore (con l’insinuazione del sospetto della presenza sui barconi di assassini sanguinari infiltrati tra i disperati) altro non serve che a far passare nella paura e indifferenza generale le affermazioni più reazionarie e i conseguenti provvedimenti per il progressivo rafforzamento delle frontiere di quella gigantesca lobby economica e finanziaria che è la cosiddetta Fortezza Europa.
Per far sì che ciò che avviene già al suo interno possa perpetuarsi, indisturbatamente e senza conseguenze, in maniera ancora più brutale e indiscriminata all’esterno dei suoi confini: il costante depredamento dei territori naturali, l’avvelenamento e la schiavizzazione di intere popolazioni.

Il periodo storico che stiamo vivendo al centro degli infiniti occhi che ci osservano e ci spiano non ci permette di prenderci tante soddisfazioni; tutto diventa difficile, ma sappiamo che con l’intelligenza e la fantasia togliersi qualche sassolino dalle scarpe è ancora possibile, come è possibile per esempio portare solidarietà a coloro che vengono arrestati per essersi opposti al dominio e aver ostacolato i suoi piani mortiferi, coloro ai quali la magistratura vorrebbe appiccicare l’etichetta di terroristi.
Sempre più dobbiamo lottare contro lo Stato, perchè è compito dei rivoluzionari combatterlo (agli intelletuali lasciamo il privilegio di discuterlo e basta), senza attendere il momento più propizio e, soprattutto, senza fare distinzioni tra buoni e cattivi.

La solidarietà e, perchè no, la complicità ai compagni e compagne nelle galere si da perchè è giusto così. Si scrive un volantino, si fa un’azione, in ogni caso si fa sentire a chi è limitato dalle quattro mura di una cella che la lotta non è mai vana.
Per questo decreti legge o altre strategie finalizzate ad indebolire le lotte non fermeranno mai la vicinanza tra chi sta dentro e chi sta fuori.
Perciò i tentativi di creare terrore tra le fila di chi lotta contro lo Stato (qualsiasi sia la maschera con cui cerca di insinuarsi tra le nostre vite) indagando i compagni per istigazione a delinquere non farà altro che rafforzare la solidarietà tra di noi.

Il p.m. Federico Manotti ha indagato un compagno genovese, appunto, per istigazione a delinquere al fine di commettere atti terroristici in riferimento ad un suo comunicato comparso su internet in cui criticava duramente chi in precedenza, con lo scritto diffuso in rete “I puntini sulle i”, aveva preso le distanze dall’attentato, avvenuto nel maggio 2012 ai danni di Roberto Adinolfi (Amministratore Delegato di Ansaldo Nucleare) colpito alle gambe dai già citati Nicola e Alfredo, azione che rivendicarono durante la prima udienza del processo.

Noi dobbiamo dare una brutta notizia a Manotti… Chi nel 2012 non esitò a ribadire la necessità dell’attacco all’esistente e a portare la propria solidarietà a Nicola e Alfredo, non farà un passo indietro.

Sempre più consapevoli di quanto le logiche dei distinguo, le pubbliche prese di distanza, le dissociazioni e le delazioni a mezzo web siano contrarie alla nostra etica, al di là delle motivazioni personali di chi le produce. Finita la canea mediatica, l’unico vero beneficiario di queste pratiche risulta essere il potere e il suo apparato repressivo nel rafforzamento delle politiche di recupero del conflitto e nell’isolamento dei sovversivi. Oltre a riempire i taccuini dei pennivendoli per comporre qualche squallido e ridicolo “quadretto di famiglia”.

Ribadiamo che la solidarietà è il sentimento più profondo e, al tempo stesso, uno strumento imprescindibile di ogni percorso di lotta e per questo non deve mai rinunciare alle sue componenti conflittuali: l’attacco e il sabotaggio.
Ogni tentativo di intimorirci con indagini architettate ad hoc, insieme ai ROS, è del tutto vana.

LA RASSEGNAZIONE E’ MORTE!
LA RIVOLTA E’ VITA!

compagni e compagne solidali che si incontrano al Mainasso

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Concerto a sorpresa! Indicazioni e scaletta definitiva!

L’indirizzo esatto del concerto é Via di Creto a Prato

Prendere il Bus 13 da Caricamento o stazione di Brignole verso Prato.
Da fermata CRETO salire 2 minuti a piedi sulla via di Creto. Dopo il primo tornante é il grosso stabile sulla destra.

In auto: uscire dall’autostrada a Genova est e prendere a sinistra in direzione Piacenza risalendo il corso del fiume Bisagno fino via Struppa ( se uscite da Genova siete andati troppo lontani). Poi prendere a sinistra via di Creto ( cartelli blu con indicato Creto ) dopo il primo tornante è il grosso stabile sulla destra.

map

Dopo varie vicissitudine la scaletta definitiva sarà (in ordine sparso):

ATTRITO – LA CONGIURA – ECO – RAUCHERS – EVERSIONE. A seguire DJ SET LUCONBASS!

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GENOVA 21 FEBBRAIO – CONCERTO A SORPRESA!

concerto feb2015

I CGB purtroppo non saranno della serata!

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AZIONE DIRETTA e SABOTAGGIO – DISSOCIAZIONE e DELAZIONE: E’ IL MOMENTO DI SCEGLIERE, SENZA PIU’ ESITARE!

“Io non possiedo il cervello: solo paglia”
“Come fai a parlare se non hai il cervello?”
“Non lo so. Ma molta gente senza cervello ne fa tante di chiacchiere”

Riteniamo assolutamente necessario prendere la parola in maniera decisa dopo aver assistito a qualcosa che consideriamo inammissibile. Già da tempo trovavamo preoccupante il diffondersi di determinate pratiche all’interno degli ambiti di lotta. Ora non crediamo sia più possibile soprassedere oltre. Ciò che spesso viene spacciato per disputa ideologica o discussione tra punti di vista ha raggiunto la vera e propria pratica della delazione.
Questo è quanto accaduto con la pubblicazione del testo “I burabacio” nei siti notav.info e infoaut.org, in seguito ai sabotaggi avvenuti nel dicembre scorso alle stazioni di Firenze e Bologna. Siti che, sicuramente, non rispecchiano le posizioni dell’intero movimento No Tav, che a sua volta non può avere certo la pretesa di rappresentare chiunque decida di intraprendere un percorso o una singola azione di contrasto all’Alta Velocità e alle nocività.

Da tempo assistiamo alla pubblica diffusione sul web di testi e controversie inquietanti, episodi ritenuti accettabili da alcuni, spacciati come dibattiti dagli autori o considerati in maniera marginale da altri, ora siamo arrivati ad un punto di non ritorno in cui è necessario che ognuno si assuma le proprie responsabilità.
Dalla richiesta di incolumità per un’infiltrata, alle continue dissociazioni e prese di distanza rispetto ad attacchi contro il dominio, inclusi quelli riconducibili alla lotta contro il Tav, fino a tergiversare con tolleranza sulla presenza di collaboratori di Giustizia negli spazi occupati, ecco che si giunge a postare articoli su internet in cui si denunciano pubblicamente presunti responsabili di azioni specifiche (in questo caso i redattori di Finimondo.org, autori del testo “A stormo!”).

Probabilmente il non essere sempre puntuali nell’esprimersi in modo critico riguardo a questi eventi ha fatto si che queste pratiche prendessero campo e scadessero in questo degenero. In nome della strategia politica e di una esasperata ricerca di legittimazione mediatica e sociale, ogni critica radicale all’esistente, espressa attraverso parole e/o azioni, che esula dal già predisposto, viene spesso messa all’indice o, nel migliore dei casi, snobbata.
A dimostrazione di ciò, nel momento in cui gli autori stessi prendono atto della sconvenienza (a proprio svantaggio) di queste degenerazioni vigliacche ed insolenti, di cui si rendono protagonisti, non fanno altro che rivisitare goffamente le proprie parole, negandone la paternità o semplicemente cancellando le parti più gravi dei loro testi, già nati come impellente necessità di pararsi il culo.
Si passa dall’ipocrita ossessione di voler differenziare a tutti i costi gli attacchi che colpiscono solo oggetti inanimati a quelli che coinvolgono anche esseri umani (o presunti tali), giustificando i primi e criminalizzando duramente i secondi; per arrivare alla contraddizione di promuovere una politica che incita, almeno apparentemente, a determinate pratiche (come il sabotaggio) per poi prenderne realmente le distanze, addirittura puntando il dito verso altri.

Proprio perché “il sabotaggio è una pratica seria”, storicamente prassi di chiunque nella storia abbia deciso di mettersi in gioco per combattere una singola ingiustizia come l’intero sistema di dominio, non può essere relegato a diventare oggetto di una campagna specifica, tanto meno necessita di essere legittimato da parte di una qualsiasi assemblea, dall’intellettuale di sinistra di turno o dal politicante di movimento a seconda della convenienza e delle relative manovre repressive.

Riteniamo fondamentale che da ora in poi ognuno si assuma la responsabilità di non far più finta di nulla.

Da parte nostra la presenza delle persone responsabili di delazione (riconducibili ai redattori di notav.info e infoaut.org) ad iniziative pubbliche rimane cosa inaccettabile. A maggior ragione nel momento in cui si arrogano la pretesa di disquisire su sabotaggio, accuse di terrorismo e prigionieri anarchici, come stava per avvenire a Genova il 13 di questo mese.
Ora o in futuro, indipendentemente da dove, si ripresenterà la medesima situazione, continueremo a ritenere la loro presenza non gradita.

Rinnoviamo la nostra solidarietà a chi continua ad opporsi al potere e all’autorità senza mediazioni e pericolosi distinguo.

I presenti all’incontro del 12/01/2015 al Mainasso Occupato, Genova

 

Link di riferimento :

“A STORMO!”
http://finimondo.org/node/1531
“I BURABACIO” (versione originale)
http://www.autistici.org/macerie/wp-content/uploads/burabacio-prima-vers.pdf
“I BURABACIO” (versione ritoccata)
http://www.autistici.org/macerie/wp-content/uploads/i-burabacio.pdf

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Mostra “Rompere l’isolamento” scaricabile dal blog!

Per chi possa aver piacere nell’utilizzarla in iniziative, banchetti, cene, aperitivi, presidi ecc. ecco una mostra che abbiamo preparato!

Si tratta di un lavoro senza pretese, una raccolta di testi usciti dalle carceri e dalle aule di tribunale negli ultimi anni. Sempre perchè riteniamo fondamentale, al di là delle differenti inclinazioni, sostenere costantemente chi si assume la responsabilità delle proprie parole e delle proprie azioni, pagandone anche le conseguenze in maniera pesante.

La mostra prevede ancora un’appendice alla parte sulle dichiarazioni e un’ulteriore sezione sulla questione dei processi in video conferenza. Coi nostri tempi (!) arriverà anche il resto.

La mostra è scaricabile cliccando sull’apposita sezione del blog!

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… A la bouffe! Aperitivo anti-repressivo al Mainasso!

Aperitivo Anti-repressivo a sostegno dei compagni coinvolti nell’indagine-capolavoro del ROS denominata REPLAY, accusati di associazione sovversiva e attentato con finalità di terrorismo.

Venerdì 31 ottobre a partire dalle 18.00

Mostra sui processi in videoconferenza, escamotage statale per isolare i compagni inquisiti.

Vino, birra a caduta e leccornie a sottoscrizione

al MAINASSO P.iazza S.anta M.aria in Passione 6, Genova centrostorico

a la bouffe

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